20 agosto 2011

Colpi di scena estivi! Variazioni nella composizione degli organici dei campionati dilettantistici pugliesi

Merine e Atletico Vernole rinunciano alla seconda categoria! Escluse dai ripescaggi Lizzanello, Sporting Carmiano e Guagnano 2008 per non aver presentato la domanda di ammissione!

L'organico dei campionati dilettantistici scaturito dai risultati ottenuti sul campo è cambiato drasticamente a poche settimane dall'inizio della stagione 2011/12. Il tutto è avvenuto in concomitanza dei termini di iscrizione ai campionati regionali di prima e seconda categoria previsti per il 21/07/11 e poi prorogati al 29/07/11, dopo i quali si sono create le seguenti situazioni:

- In prima categoria tre posti sono rimasti vacanti per le mancate iscrizioni di Acquaviva delle Fonti, Carmiano (squadra diversa dallo Sporting Carmiano di terza categoria, ndr) e Olimpica Surano; sono state così ripescate Ruffano, Uggiano e Galatone.

-In seconda categoria erano sette i posti rimasti vacanti, cinque dei quali dovuti alle mancate iscrizioni di Atletico Vernole, Real Aradeo, Squinzano 2006 F.C., Imperial Foggia, Fidelis Adelfia e due dovuti alle rinunce di partecipazione di Merine e San Dnato che però hanno chiesto e ottenuto di disputare il campionato di terza; sono state perciò ripescate Zollino, Matino, Stella Rossa Nardò, Ludo di Miggiano, Jurdinianum di Giurdignano, Sportinsieme Sogliano Cavour e Collepasso.
Tra le ripescabili erano in graduatoria anche Lizzanello, Sporting Carmiano e Guagnano 2008 ma non sono state prese in considerazione per non aver presentato la domanda di ammissione al campionato superiore.

 Il parallelo con i campionati nazionali professionistici è evidente ma in questo caso, oltre agli scandali legati al calcio scommesse (che pur si sono verificati), si ha a che fare con qualcosa di più spaventoso e sconcertante quale la crisi economica che travolge l'Italia e non solo.
Il presidente del “comitato regionale pugliese” Tisci è stato intervistato proprio su questo argomento e si è detto preoccupato per la situazione ma anche fiducioso a patto che le società riuscissero a prendere spunto dagli esempi più virtuosi della realtà calcistica pugliese.

L'intervista integrale al presidente Tisci è visitabile cliccando qui; di seguito ne riportiamo un estratto:

La crisi si fa particolarmente sentire anche nei campionati minori.
“Purtroppo sì, le nostre società hanno difficoltà a trovare sponsor e contributi, sono sempre meno gli imprenditori che vogliono investire nel calcio. Ci sono anche problemi strutturali: molti impianti non sono a norma, alcuni terreni di gioco in erba artificiale non hanno avuto tutte le omologazioni previste dalla Lega Dilettanti. Mi arrivano telefonate da dirigenti di società che hanno difficoltà ad iscriversi e che mi chiedono ragguagli sulle fusioni . Come ogni anno questa è la fase più critica ma con l’impegno e il buon senso di tutti la supereremo”.

e aggiunge:

Come si può andare oltre la crisi?
“Innanzitutto bisogna essere ottimisti e ritrovare l’entusiasmo, magari unendo le forze. Le società devono allargarsi, avere più soci, in modo che i costi di gestione di una stagione non gravino su una sola persona ma possano essere divisi”.


Il modello-Martina insegna.
“Un modello intelligente e vincente, da seguire”.

Infine:

Da uomo di calcio e delle istituzioni, non possono non chiederle un commento sul nuovo scandalo del calcio italiano, scommessopoli.
“Dopo calciopoli, un’altra pagina che infanga il nostro mondo e che non può non avere ripercussioni anche fra i dilettanti e fra i giovani. A leggere le notizie di stampa di questi giorni c’è da restare schifati. E’ un altro duro colpo alla credibilità di questo sport. Sperò che, laddove siano accertare responsabilità, le pene siano severissime”. 


In questi giorni si parla di infiltrazioni della criminalità organizzata nel calcio-scommesse. Sui rapporti tra malavita e alcune società salentine dilettantistiche indaga da alcuni mesi la Dda di Lecce.
“Aspettiamo che si faccia chiarezza: sono sette le società coinvolte, noi abbiamo fornito gli atti che la magistratura ci ha chiesto. Ma posso dire che il rapporto federale con queste società è ottimo, non abbiamo mai avuto pressioni di nessun genere. Per quanto ci riguarda chiediamo alle società la dichiarazione di onorabilità in base all’articolo 22 delle NOIF e controlliamo le fedine penali al fine dell’ammissione ai campionati. Se poi i finanziatori delle società sono pregiudicati, non rientra nei nostri compiti accertarlo”.

Ma torniamo alle rinunce di iscrizione alla seconda categoria che contribuiscono a confermare e ad incrementare il senso di incertezza economica del momento. Non sono note le motivazioni, e proveremo a saperne di più, ma tutto lascia pensare che nessuna delle squadre coinvolte abbia voluto (o potuto) farsi carico dell'ulteriore costo economico e logistico dovuto al seppur prestigioso salto di categoria.
Procediamo dunque con ordine: per quanto riguarda le squadre che hanno partecipato con lo Strudà al girone A del campionato di terza categoria 2010/11, la situazione è la seguente:

- il Merine, primo classificato e campione in carica, ha rinunciato ad iscriversi al campionato di seconda categoria 2011/12 cui aveva avuto accesso di diritto e ha chiesto esplicitamente di continuare a partecipare al campionato di terza categoria senza perdere i diritti di anzianità acquisiti.
Questo gli costerà un'ammenda di 100 € da aggiungere ai 2500 € relativi all'iscrizione del campionato.
Ricordiamo che il costo di iscrizione per la seconda categoria sarebbe stato di 3500 € pur tenendo conto che gli spostamenti per le trasferte sarebbero stati più impegnativi e dispendiosi. Considerato ciò, anche se 1000 € di differenza possono essere pesanti, riteniamo che la causa della mancata iscrizione non sia da addossare totalmente alla ristrettezza di fondi e crediamo che altri motivi abbiano contribuito nel prendere questa decisione; infatti si sta parlando di una squadra che ha lottato duramente un'intera stagione per questo traguardo e che quindi era consapevole già da tempo che avrebbe dovuto alzare il budget.

- il Lizzanello, vincitore dei play off e terzo nella graduatoria dei ripescaggi per la seconda categoria, non ha presentato alcuna domanda di ammissione al campionato superiore perdendo così il diritto di essere ripescato. Tenendo conto del considerevole numero di squadre che hanno rinuciato o non hanno rinnovato l'iscrizione in seconda, esso sarebbe stato certamente ammesso tanto che la FGCI Puglia, per poter coprire i sette posti vacanti, ha inserito anche squadre di terza rimaste fuori dalle graduatorie di ripescaggio come il Collepasso che era arrivato addirittura sesto nel proprio campionato. Il Lizzanello conserva comunque il diritto di partecipare alla terza categoria 2011/12 senza oneri aggiuntivi.

- lo Sporting Carmiano, in qualità di sconfitto della finale play off col Lizzanello, avrebbe potuto approfittare del forfait del suo avversario per prenderne il posto in seconda ma anche in questo caso non è sta presentata la necessaria domanda di ammissione. Anche lo Sporting Carmiano conserva comunque il diritto di partecipare alla terza categoria 2011/12 senza oneri aggiuntivi.

- il Guagnano 2008, campione d'inverno e sconfitto al primo turno dei play off non ha  presentato la domanda di ammissione al campionato superiore non approfittando di una ghiotta occasione per raggiungere il traguardo rincorso sul campo per tutto il campionato. Anche il Gugnano conserva comunque il diritto di partecipare alla terza categoria 2011/12 senza oneri aggiuntivi.

Infine una menzione particolare per l'Atletico Vernole che nella scorsa stagione 2010/11, guidata da un ex allenatore dello Strudà, Alvaro Petrachi, aveva mancato di un soffio l'accesso in prima categoria perdendo la finale dei play off di seconda. Tutt'altra situazione quella in cui si trova adesso dato che, oltre a non presentare la necessaria domanda di ammissione per approfittare del ripescaggio previsto per coprire i posti vacanti di prima categoria, non si è iscritto nemmeno al campionato di competenza di seconda categoria: questo molto probabilmente è avvenuto per la sopraggiunta mancanza di fondi e non escludibli divergenze nella dirigenza; in più pare che il destino di questa giovane società, fondata soltanto nel 2008, sia quello di sciogliersi anche perchè il regolamento della FGCI prevede, per le squadre inattive come questa (cioè che non contribuiscono economicamente), lo svincolo in blocco di tutti i tesserati e la perdita di anzianità e numero di matricola (e quindi nessuno potrebbe acquisirne il titolo).

Per quanto riguarda la terza categoria che è di nostro interesse, il termine ultimo per le iscrizioni è previsto per il 23/09/11 e il costo per la partecipazione sarà di 2500 €. Il prossimo aggiornamento del blog avverrà dunque in prossimità di quella data o in concomitanza dell'inizio del prossimo campionato di terza categoria 2011/12.

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